Gotthardpost

È l'emblema della Svizzera.

In una sola sola scena si trovano condensati i simboli della realtà elvetica: le montagne del massiccio del San Gottardo, le complesse vie di comunicazione, l'efficienza dei servizi pubblici ed il mondo contadino.

Questo quadro di Rudolf Koller è sicuramente l'opera pittorica più popolare della nazione.

Il gesto del cocchiere, il galoppo dei cavalli e lo scompiglio che si crea nella mandria creano una situazione epica.

Siamo nell'epoca in cui le carrozze trainate dai cavalli sono l'unico mezzo di trasporto celere che consenta di superare il passo del San Gottardo.

È curioso sapere che questa tela è stata dipinta da Koller su commissione per essere offerta ad Alfred Escher, grande imprenditore e principale promotore del costruendo traforo ferroviario del Gottardo.




Rudolf Koller
Gotthardpost
1873
olio su tela 117 x 100 cm
Kunsthaus, Zurigo

Per Rudolf Koller Zurigo è stato il luogo di nascita e di morte, egli ha vissuto dal 1828 al 1905.
Koller lascia presto gli studi tecnici per dedicarsi all'attività di pittore, in particolare è interessato alla rappresentazione dei cavalli.
La sua formazione avviene in varie località del Sud della Germania, stringe amicizia con pittori come Arnold Böcklin e Anselm Feuerbach.
Ha avuto la possibilità di viaggiare molto attraverso l'Europa.
Accanto all'abitazione e allo studio, nei pressi di Zurigo, ha allevato numerosi animali con lo scopo di osservarli e dipingerli.
   

Dipinto murale di una scuderia a Cadenazzo
Riproduzioni di questo dipinto sono onnipresenti in Svizzera.

La scena si può trovare sulle pareti esterne di molti edifici.
Figura inoltre su una vasta gamma di oggetti: dai piatti in ceramica alle medaglie commemorative.

 

Rudolf Koller, Cavalli impauriti dall'imminente temporale 1849
Rudolf Koller, Vitello muggente presso il lago 1871
Qui sopra vediamo altri due esempi dell'arte di Koller applicata alla rappresentazione degli animali.

Antonio Ligabue (1899 - 1965) è un pittore italiano nato e vissuto in Svizzera fino all'anno della sua espulsione, il 1919.
Cominciò a dipingere in modo ingenuo nel 1920.
Condusse una vita vagabonda lungo le rive del Po nei pressi di Gualtieri e venne ripetutamente internato in manicomio.

Il quadro di Koller, Gotthardpost deve probabilmente averlo suggestionato durante il periodo giovanile trascorso in Svizzera.

Questo suo dipinto del 1941 si intitola Caccia.
Una muta di cani assale due cervi mentre infuria un temporale, a sinistra si vedono irrompere al galoppo i cavalli della Gotthardpost.