STRUMENTI PER DISEGNARE

Della storia della produzione delle immagini fa parte anche una lunga serie di invenzioni che hanno permesso agli artisti, o semplicemente ai dilettanti, di rappresentare più fedelmente la realtà circostante.

Sono tutti sistemi che hanno in comune il tracciamento manuale delle linee sul foglio da disegno.
Dagli antichi sistemi dotati di un telaio e un puntatore si è passati a strumenti proiettanti che usano il principio della camera oscura.

La camera lucida è forse l'ultimo strumento inventato prima che la tecnica fotografica prendesse il sopravvento.
L'illustrazione di Dürer rappresenta un pittore che esegue un ritratto dipingendo su vetro.
Camera oscura a libro appartenuta a Joshua Reynolds.
Illustrazione che mostra l'uso di una camera lucida per realizzare un ritratto - 1830 cca.

filo a piombo

Lo sportello di Dürer - da una stampa del 1525 contenuta nel trattato Underweysung der Messung
Il filo tenuto teso dal piombo sostituisce e materializza il raggio visivo che confluisce nel punto di osservazione.
Per collocare con precisione ogni punto sul piano del disegno occorre rilevare la posizione assunta dal filo nel passaggio dentro la cornice.

In pratica si devono definire le coordinate del punto di passaggio per poterle trasferire sul foglio da disegno una volta allontanato il filo e richiuso lo sportello.
Il procedimento, se i punti da rilevare sono molti, è lungo e macchinoso, ma garantisce una buona precisione.

rete o griglia

La griglia di Dürer - da una stampa del 1538 contenuta nel trattato Underweysung der Messung
Per usare questo strumento occorrono tre elementi indispensabili:
un mirino che fissi in modo stabile il punto di osservazione,
una cornice con lo spazio interno suddiviso in piccoli settori
e un foglio da disegno che presenti un reticolo proporzionato a quello della cornice.

camera oscura

La camera oscura è l'antenata della macchina fotografica.

Sulla parete che delimita uno spazio completamente stagno alla luce si pratica un piccolo foro o si colloca una lente.
Si ottiene così la proiezione della veduta esterna sulla parete opposta.
Il fenomeno viene descritto da Aristotele nel IV sec. a.C.
I primi studi risalgono all'XI sec. grazie all'arabo Alhazen.
L'uso da parte di astronomi e artisti ha apportato molti miglioramenti permettendo la costruzione di camere ottiche, più piccole, maneggevoli e più luminose grazie all'uso di lenti.
Da Leonardo in poi molti artisti ne hanno fatto uso. Caravaggio, Vermeer e, soprattutto, i vedutisti.
La produzione di questi ultimi è tipica del periodo del primo Settecento e riguarda principalmente l'ambiente veneziano. Guardi, Canaletto, Bellotto ed altri hanno creato vedute prospetticamente perfette grazie all'uso della camera oscura.
Quattro fogli accostati che ritraggono la chiesa di San Giovanni e Paolo a Venezia disegnati con la camera oscura da Canaletto.
Canaletto - 1741 Il campo dei Santi Giovanni e Paolo

camera lucida

La camera lucida è uno strumento ideato per riprodurre manualmente le immagini.
Chi disegna ha la possibilità di ripassare i contorni delle figure che gli si presentano direttamente sovrapposte al foglio da disegno.
Lo strumento è di piccole dimensioni, è facilmente trasportabile e permette di ottenere buoni risultati.
L'invenzione risale probabilmente all'inizio del Seicento.
Il brevetto è del 1806 ed è di William Hyde Wollaston, uno scienziato inglese.
Prima che si diffondesse la fotografia era lo strumento più usato dai viaggiatori per disegnare le vedute dei luoghi visitati.
La camera lucida è stata impiegata da grandi artisti dell'inizio dell'Ottocento, soprattutto per eseguire ritratti.
Il funzionamento si basa sulle proprietà di riflessione delle facce di un prisma di vetro di forma opportuna.
Qui sopra se ne vede un modello dal design curato reperibile in commercio .
Questo modello artigianale funziona grazie ad una superficie semi-riflettente che è disposta con una inclinazione di 45° rispetto ad uno specchio.
Un ritratto della moglie eseguito da Ingres.

London

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Dettaglio della litografia Belvedere di Maurits Escher del 1958.
Il logo delle automobili Renault
Il triangolo di Penrose
sembra essere la rappresentazione di un oggetto tridimensionale, ma ci rendiamo conto che questa forma non può essere costruita in modo compatto.

Paris

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Domenico Ghirlandaio, 1489
Ritratto di Giovanna degli Albizzi
Vincent Van Gogh, 1890
Ritratto del Dottor Gachet
Léon Bonnat, 1878
Ritratto di mademoiselle Franchetti
Gutzon Borglum,1927-41 Ritratti di quattro presidenti
Monte Rushmore, Sud Dakota
Julian Schnabel, 1991
Ritratto di Dennis Hopper

Prova

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La corte - disegno di Paul Flora del 1966
Henri de Toulouse-Lautrec, 1893 Studio per Loïe Fuller alle Folies Bergères
Amedeo Modigliani, 1911 Anna Achmatova
Manifesto di Henri van de Velde del 1898

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prova_2 is the capital of Japan.

Tokyo

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Honoré Daumier, 1882 Scena di sommossa - penna e inchiostro
Peter Paul Rubens, 1623c Dama d'onore dell'infanta Isabella - sanguigna e matita nera
Leonardo da Vinci, 1490c Studio di cavalli - matita d'argento su carta
Piet Mondrian ,1908-09 Crisantemo - carboncino

esempio

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1 / 4
Il ruolo delle patatine è marginale rispetto alla salsa
2 / 4
Pochi tratti permettono di riconoscere il personaggio
3 / 4
Testo di prova 3
4 / 4
Testo di prova 4

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